Cos’è DoorScape?
Fino al 15 gennaio 2023 è possibile iscriversi e partecipare alla prima edizione di DoorScape, il concorso internazionale nato da un’idea di Oikos Venezia e della Fondazione Querini Stampalia di Venezia per riflettere sugli spazi di ingresso e creare un’occasione progettuale del tutto nuova. Il concorso, che vede il coinvolgimento di Adler, Iseo e Laminam in veste di aziende partner, nasce per dare valore allo spazio di ingresso nelle sue molteplici accezioni, funzioni e collegamenti.
DoorScape non è rivolto soltanto ad architetti e ingegneri, ma vuole accogliere le proposte di designers, creativi e studenti di architettura, invitati a riflettere sullo spazio di ingresso come luogo di dialogo tra la funzione di accesso e le sue diverse declinazioni culturali, funzionali, formali e simboliche. Il vincitore avrà diritto a un premio in denaro di 10.000 € e il suo progetto, insieme a quelli degli altri finalisti, verrà esposto nella mostra allestita all’interno dell’area realizzata da Carlo Scarpa nella sede della Fondazione Querini Stampalia per tutta la durata della 18. Mostra Internazionale di Architettura de La Biennale di Venezia nel 2023.
La Giuria di DoorScape
Tutti gli elaborati saranno valutati e premiati da una giuria di esperti di settore formata dal presidente nominato Michele De Lucchi & AMDL Circle insieme a Donatella Calabi, Alessandra Chemollo, Emanuele Coccia, Luciano Giubbilei ed Eugenia Morpurgo. Composta da professionisti provenienti da ambiti diversi, la giuria valuterà non solo le competenze tecniche, ma anche il taglio culturale dei progetti proposti.
A presiedere la giuria sarà dunque Michele De Lucchi, architetto e designer fra i più noti italiani e fondatore di uno studio riconosciuto per il suo approccio umanistico al progetto. Secondo i principi di AMDL Circle, che ha firmato architetture iconiche come l’Unicredit Pavilion a Milano e il Ponte della Pace a Tbilisi (Georgia), il fondamento della progettazione è la continua ricerca per il miglioramento della qualità di vita, fisica e intellettuale. Il Circle, simbolo scelto nel 2019 per l’identità dello studio, incarna questa filosofia attraverso un cerchio che, pur includendo il patrimonio progettuale storico, si apre con una porta ideale a interazioni di idee, persone e discipline.
Oltre a Michele De Lucchi & AMDL Circle, la giuria è formata da altre figure di enorme spessore.
Donatella Calabi
Già professoressa di Storia della città e del territorio e pro-rettore dell’Università IUAV di Venezia, è stata inoltre Directeur d’étu des invité all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi, Visiting Professor alla British Academy di Londra, Honorary Fellow all’University of Leicester e ha tenuto corsi a Harvard, al MIT, a Parigi, a Madrid, a Sâo Paulo (Brasile) e a Tokyo. Calabi è una ricercatrice con un approccio alla visione di insieme dell’architettura, come elemento che integra paesaggio e intervento.
Alessandra Chemollo
Fotografa, si è laureata all’Università IUAV di Venezia con una tesi sulla relazione tra architettura e fotografia. Nel suo lavoro emerge la riflessione sulla rappresentazione dell’opera architettonica, sviluppata sia nel suo lavoro professionale che nei progetti individuali. Nella sua trentennale esperienza professionale, ha spaziato dall’architettura storica a quella contemporanea sviluppando ambiti di ricerca a fini didattici e curatoriali.
Emanuele Coccia
Filosofo, docente di filosofia all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e precedentemente all’Università di Friburgo, ha orientato i suoi studi verso la ricerca e lo studio dell’immagine in rapporto all’ontologia, alla società dei consumi, alla moda e al linguaggio pubblicitario. Tra i suoi fondamentali c’è l’idea che solo rivoluzionando l’esperienza del mondo potremo renderlo ancora uno spazio di felicità, comune e condivisa.
Luciano Giubbilei
Landscape e garden designer, fin dall’inizio della sua carriera si è focalizzato verso il dialogo costante con artisti, architetti, giardinieri e artigiani: questa attenzione alla contaminazione è la chiave con cui esplora il processo creativo personale, con l’obiettivo di ampliarlo e arricchirlo attraverso linguaggi diversi e meno convenzionali, scardinandolo da pratiche più consuete.
Eugenia Morpurgo
È designer ricercatrice la cui pratica studia l’impatto ambientale, sociale e culturale che hanno sulla società i processi di produzione attraverso la prototipazione di scenari e prodotti alternativi. I suoi lavori sono stati esposti, tra gli altri, al MAXXI di Roma, alla Triennale di Milano, al Total Museo d’Arte contemporanea di Seoul, al Textile Arts Center di New York City, a Z33 House for Contemporary Art and Design di Hasselt in Belgio.
Vuoi prendere parte a DoorScape? Visita il sito e partecipa anche tu al Concorso!